LA LEGGE DI MURPHY


Cari lettori,
“se qualcosa sta andando bene non temete, c’è ancora tutto il tempo perché cominci ad andare male”. Con questa frase vorrei riassumere quello che è accaduto lunedì 26 maggio quando ci sono stati gli esiti degli scrutini per il rinnovo del consiglio comunale raviscaninese. Intanto vi porto a conoscenza dei risultati.

Si aggiudica le elezioni la lista “Cuore Popolare” con 523 voti e viene eletto sindaco, direttamente dai ruggenti anni ‘80, il dottor Anastasio Napoletano. Insieme al sindaco vengono eletti i seguenti consiglieri : Bruno Corona (voti 152), Domenico Macaro (voti 91) Mario Nassa (voti 70) Giancarlo De Simone (voti 67). Non eletti : Antonio De Cristofano (voti 64) Antonio (Tonino) Masiello (voti 46). 

Per la lista “Raviscanina Libera” i voti totali sono 448 e vanno a sedere nei banchi dell’opposizione il candidato sindaco Giovanbattista De Sisto e Daniele De Balsi (voti 160). Questi i numeri degli altri candidati della lista : Giuseppe Pinelli (voti 81), Elio Di Mundo (voti 76), Vincenzo Iannuccilli (voti 43), Pietro Giuliano (voti 34), Giuseppe Giaquinto (voti 29). A questi ragazzi e in particolar modo a Daniele De Balsi faccio le mie più sincere congratulazioni sia per il gran risultato ottenuto e sia perché Daniele è stato il primo eletto assoluto nella storia del nostro paese. Mai nessuno fino ad oggi ha fatto meglio di lui. Ha messo dietro di se anche il primo eletto degli ultimi dieci anni Bruno Corona (voti 152). 

Nonostante questo, settantacinque voti di scarto consentono alla lista “Cuore Popolare” di aggiudicarsi le elezioni. A questo punto, proprio quando le cose sono andate per il verso giusto hanno iniziato paradossalmente ad andare male.  Infatti già da lunedì pomeriggio subito abbiamo avuto l’impressione che tra i vincitori qualcosa non sia andato secondo i piani. A guardare bene le facce dei presenti nell’edificio delle scuole elementari dove si sono svolti gli scrutini gli elettori e i candidati di “Raviscanina libera”  sembravano solo un po’ amareggiati per la sconfitta subita   per una manciata di voti, per il resto sono sembrati molto rilassati e anche molto soddisfatti per il risultato ottenuto (altro che facce scure e beduini, noi stavamo in apoteosi mistica). 

Non si può dire lo stesso dei vincitori, che sembravano in evidente stato confusionale. Il primo sicuramente è il grande escluso, l’ideologo della lista, colui che ha ispirato il nome  e l’inno  di“Cuore Popolare” che è fuori dal consiglio comunale per tre voti di scarto. Per tre voti entra in consiglio comunale Giancarlo De Simone. Il secondo è il non più primo eletto Bruno Corona superato da un grandissimo De Balsi. Comunque successivamente un breve corteo di macchine segue  il carosello che accompagna il sindaco nel giro del paese. Poi tutti nel quartier generale dei quattro venti dove elettori,  amici, parenti e semplici supporters sono stati accolti per un piccolo rinfresco per salutare la vittoria appena ottenuta. 

Nella stessa serata sembrerebbe che sia accaduto un fatto alquanto strano. Il consigliere Corona e l'aspirante consigliere De Cristofano, distaccandosi dai festeggiamenti in corso, avrebbero avvicinato De Simone e gli avrebbero fatto una proposta shock. 
I due avrebbero invitato il neo eletto consigliere a rassegnare le dimissioni per consentire l’ingresso in consiglio comunale del primo non eletto della lista. Naturalmente, il malcapitato De Simone, mentre si rilassava partecipando al rinfresco (scaricando la tensione accumulata in questa difficile tornata elettorale) nella più totale incredulità avrebbe giustamente risposto picche. 

Incredibilmente la cosa non si è arrestata lì, anzi questa sera, sempre a casa del  neo eletto sindaco, si sarebbe tenuta una riunione della lista nella quale si chiedeva - ancora una volta - un "passo indietro spontaneo" di qualche neo eletto consigliere, al fine di permettere l'ingresso di Antonio De Cristofano in consiglio comunale. Tutto ciò per consentire a De Cristofano di ricoprire la carica a lui riservata (come da accordi presi prima delle elezioni), e cioè quella di VICE SINDACO!!!  

Qui c’è da restare senza parole. Siamo all’inverosimile! E’ questa la lista che ha proposto i grandi cambiamenti e gli interventi socio – economici da fare per risollevare il nostro paese? Proclamare vice sindaco un candidato NON ELETTO DAL POPOLO a scapito di un consigliere eletto democraticamente dal popolo? La bramosia di potere è il primo punto della vostra agenda amministrativa? Mica siamo caduti dalla padella alla brace? 

A questo punto servono delle spiegazioni.  E’ veramente un fatto increscioso. Il neo eletto sindaco dovrebbe portare a conoscenza il popolo su come sono andati veramente i fatti. Se dovesse accadere quanto elencato prima, i malcapitati consiglieri, eletti nelle file di “Cuore Popolare”, non potranno fare altro che dichiararsi “INDIPENDENTI” e staccarsi dal gruppo già nel primo consiglio.

Cari lettori,

comunque vi terremo aggiornati sugli sviluppi della vicenda e faremo il resoconto su quanto sta accadendo all’interno dell’ancora non insediato nuovo consiglio comunale, e se all’insediamento il sindaco spenderà qualche parola sulla vicenda di cui tutto il paese sta parlando e su cui nessuno sembra avere una spiegazione logica. 

MAI prima di oggi era accaduta una cosa simile. Anche questo è un primato storico. Un primato storico negativo naturalmente. Chi bene inizia è già a metà dell’opera, destinata però a finire male.

Antonello Gimmi Ordani

LETTERA APERTA DI UGO NASSA ALLA CITTADINANZA

Cari compaesani, 


anche se lontano da voi, sono a conoscenza delle faccende politiche in atto in questi giorni. Tali notizie le chiedo solo in quanto da più anni vorrei migliorie per il mio paese, ma come apprendo si continua solamente ad illudere quei ragazzi che continuano ogni cinque anni a credere alle false parole che vengono riferite casa per casa. Ormai siamo alla VERGOGNA

Ragazzi svegliatevi, il lavoro non lo regala nessuno. Io sono l'esempio pratico. Durante questi anni, per avvicinarmi alla mia famiglia ne ho sentite di tutti i colori, ma i risultati li vedete ancora oggi. Fortunatamente tra poco la mia anzianità di lavoro mi permetterà di ritornare e la cosa più bella è che non dovrò ringraziare NESSUNO. Quindi non ascoltate quelle false promesse ormai SCADUTE. 

Ringrazio il mio angelo custode che fermò la mia persona e quella di altri amici senza pretese, che non fece andare avanti la formazione di una probabile lista 10 anni fa, in quanto qualcuno voleva solamente farsi i fatti suoi con la faccia di persone pulite a cui nessuno può dire nulla. I manifesti fatti vedere la sera scorsa erano veritieri, ma fortunatamente le marionette (a loro dire) presero forma e capirono gli intenti malvagi. 

Tengo a riferire che sono dispiaciuto per alcuni componenti della lista "CUORE POPOLARE" in quanto persone serie e mai appartenute a questo mondo, ma forse la scelta è stata sbagliata anche in caso di vittoria. Sarebbe il caso di ripartire da zero, senza cercare voti dietro ai quali si nascondono inganni e pura falsità. Queste righe sono solo scritte da una persona che ama il suo paese e odia sentire illazioni che coinvolgono i giovani, soprattutto in un periodo di assoluta disoccupazione.

Ugo Nassa.

A MUSO DURO




Cari lettori,
quando nel 1988 dalla Piazza di Raviscanina Pierangelo Bertoli intonava le sue canzoni sembrava che il nostro Paese fosse proiettato nel futuro, fosse un paese che voleva riprendersi la sua fetta di storia, la sua rivalsa ed entrare negli anni novanta con la consapevolezza di essere pronto ad affrontare il buio che si prospettava all’orizzonte. Nessuno di noi poteva immaginare invece quello che stava per succedere. Stava per succedere che invece di andare avanti lentamente si iniziò ad andare indietro. Indietro con nessuna possibilità di poter fermare la storia. La storia andò avanti nel peggior modo possibile. Nel modo più strano possibile. Sono passati 25 anni da allora. Dopo 25 anni ieri sera la storia sembra essersi fermata. Infatti, con molto stupore da parte dei presenti, in Piazza Umberto I, Antonio De Cristofano, candidato della lista n. 1 “Cuore Popolare”, nel suo comizio ha sfoderato alcune stoccate sia contro i candidati della lista n. 2 “Raviscanina Libera” che contro alcune questioni riguardanti i nostri, i miei, interventi sul blog, sia riaprendo la questione della famosa vicenda di Pierangelo Bertoli nel 1988.  Per quanto riguarda i primi, non ho nulla da dire, si difenderanno benissimo da soli nei comizi o in ogni luogo che riterranno opportuno. Per quanto mi riguarda spendo poche parole, dal blog, come sono abituato a fare, tentando di essere diretto e preciso. Dall’accusa di “negazionista” per quanto riguarda la vita e la nascita di Celestino V mi difendo rimandando chiunque lo volesse alla lettura degli interventi fatti dalle pagine del blog. Non ho mai negato nulla, ho solo riportato alcune tesi e studi condotti da altri storici che non vedono (tramite le fonti da loro consultate) la possibilità che il papa del “gran rifiuto” potesse essere nato nel nostro comune. Ho fatto informazione. Informazione documentata e non di parte. Poi ha continuato ed ha affermato che dalle pagine blog si è detto male della squadra di calcio, delle attività culturali del paese e che non abbiamo mosso mai un dito nel fare qualcosa per il Paese. Niente di più falso. E anche questo è scritto se sfogliate le pagine del blog. Oltre questo, cito solo alcune cose in cui mi sono trovato a partecipare. Ho organizzato nel 2006 un calcetto con altri amici presso il  complesso sportivo “La Pinetina” di proprietà della famiglia De Cristofano. Ho partecipato nella squadra di calcio, ho dato una mano nelle associazioni culturali e nelle attività ricreative di ogni genere. Ho lottato sempre nella stessa direzione, sempre con chi aveva voglia di fare, non sono mai stato il disfattista di niente. E anche questo lo posso documentare e lo possono testimoniare le persone che hanno partecipato insieme a me. In tutte queste attività ricordo diverse persone, ricordo molti amici, molti conoscenti, ma non ricordo la tua partecipazione. E’ un caso? Poi sul finire dell’intervento c’è il clamoroso caso della storica questione di Pierangelo Bertoli nel 1988. Quello che è stato detto su quella questione è cosa molto nota ai più, tante furono le strumentalizzazioni (politiche e non), molte cose vere e tante falsità. Ieri sera è stata riaperta la questione. Caro dottor Anastasio Napoletano, se dovesse avere tempo spieghi al suo candidato come andarono le cose. Spieghi che quei famosi 10 milioni di lire da anticipare al rappresentante dell’artista furono garantiti con due assegni. Un assegno suo, e uno di Ludovico Ordani. Cinque milioni ciascuno. Cinque milioni che rientrarono sui conti correnti la settimana successiva. Nessuno ci apprezzò nulla. I disaccordi che avevate con il sindaco dell’epoca portarono Lei e l’assessore Ordani a mettere mano al portafogli e far esibire il grandissimo Bertoli in Piazza Umberto I. Spieghi anche che nessuno l’ha mai definita un forestiero, né allora né oggi, e né tantomeno le persone che, a distanza di tanti anni, nonostante la grande esperienza condivisa con lei sul finire degli anni ’80, oggi faranno scelte diverse. E si renderà conto molto presto anche Lei del perché di queste scelte. Intanto caro Antonio, se questo tentativo e questi affondi ti fossero serviti a fermare la storia e a ritornare al 1988 forse ne sarebbe valsa anche la pena. Purtroppo non è così. Di quell’epoca resta solo la canzone,  che vi invito ad ascoltare e riascoltare, e tanti ricordi. “A MUSO DURO”, questa è la nostra vita, questo è il nostro impegno. Purtroppo non si può dire lo stesso di voi.
Buon lavoro a tutti.


Antonello Ordani  

CONTO ALLA ROVESCIA



Cari lettori,
inizia il conto alla rovescia che ci separa dall’appuntamento elettorale di domenica 26 e lunedì 27 maggio.

Ieri sera in piazza Umberto I di Raviscanina, la lista n.2 “Raviscanina Libera” ha tenuto il suo secondo comizio pubblico. E questa sera dovrebbero parlare anche quelli della lista n. 1 “Cuore Popolare” (in Piazza Quattro Venti, ma la notizia non so se confermata).
Per “RL” ieri sera, in una bella serata calda e gradevole, si sono avvicendanti al microfono Daniele De balsi, Vincenzo Iannuccilli, e il candidato sindaco Giovambattista De Sisto.
I tre, senza dilungarsi troppo e quindi senza annoiare  il numeroso pubblico presente in Piazza Umberto I,  hanno toccato le corde giuste e sono riusciti a rendere l’essenziale nei loro interventi. 

Daniele ha toccato il nodo fondamentale dei Baif, i poveri lavoratori della comunità montana che purtroppo non percepiscono lo stipendio da circa un anno e su la cui situazione c’è da intervenire capillarmente e immediatamente. Vincenzo invece pone un bellissimo termine di paragone tra il concetto di amministrazione pubblica e l’amministrazione familiare.  Infatti, con i tempi che corrono, amministrare casa propria, avere ogni giorno a che fare con le annose spese domestiche e con tutti i problemi che possono sorgere in casa, è diventata quasi un’ impresa. Chi ci riesce dovrebbe davvero essere definito un eroe. Allo stesso modo, continua Iannuccilli, un buon amministratore dovrebbe lavorare e impegnarsi per la difesa della cosa pubblica. 

Conclude la serata Giovambattista De Sisto. Il candidato sindaco, nel ricordare le battaglie intraprese dall’opposizione cui rivendica la sua ventennale appartenenza (1987 – 1994 – 2008), pone l’accento su una spina nel fianco dell’altra lista. Infatti, nelle fila di “Cuore popolare” militano diversi esponenti della precedente amministrazione i quali fino a tre mesi fa hanno votato le delibere all’interno della maggioranza cui appartenevano (la questione è stata affrontata anche dalle pagine del blog diversi mesi fa)

La lista numero uno viene poi definita una costola della passata maggioranza.
Con quest’intervento si conclude anche questa serata di comizi.

Cari lettori,
dopo un inizio un po’ giù di tono ieri sera la lista numero due ha saputo leggere nelle pieghe e ha fatto tre interventi abbastanza corretti, mirati e soprattutto essenziali, agiudicandosi il primo round di questa tornata elettorale. 

Questa sera da Piazza Quattro Venti staremo a sentire cosa avranno da dire quelli di “Cuore popolare” e valuteremo se anche loro sapranno dire qualcosa di concreto e di realmente fattibile per il nostro comune.
Buona domenica a tutti.

Antonello Ordani

LA DOMENICA DEL VILLAGGIO


Cari lettori,
come annunciato, ieri sera finalmente è ufficialmente iniziata la campagna elettorale 2013. Alle ore 20.40 circa hanno “aperto le danze” la lista n. 2 “Raviscanina Libera”, e circa un’ ora più tardi hanno aperto quelli della lista n.1 “Cuore Popolare”.
Ad iniziare è stato il dottor Lelio De Sisto per RL. Il dottore ha posto l’accento su due tematiche importanti, a suo avviso da applicare in campagna elettorale: La prima è l’onestà, da tenere sempre presente sia durante la campagna elettorale sia come eletto in consiglio comunale, la seconda è stata un invito al fair – play e alla collaborazione, di questi tempi preziosissima, tra la futura maggioranza e la futura opposizione.
Successivamente si è passati alla lettura del programma elettorale della lista da parte della bravissima Miriam Iannuccilli.
A chiudere per gli RL è stato proprio il candidato sindaco Giovambattista De Sisto. Anche il leader RL ha posto l’accento sulla correttezza, chiedendo di evitare un inutile accanimento contro una lista umile e fatta di gente semplice come quella da lui capeggiata.
Alle 22 circa è stata la volta della lista “Cuore Popolare”. Ad aprire, anche per la lista n. 1 è una persona che fiancheggia la lista esternamente, Tonino Lanzone. Anche per Lanzone c’è un invito alla correttezza, alla pace e a mantenere un atteggiamento pacato, continuando poi nel marcare un concetto poi ripreso dal candidato sindaco Napoletano, cioè quello di definire il dottor Napoletano un “forestiero”, visto che il dottore è di Airola, provincia di Benevento. Infatti quando il dottore Napoletano ha preso la parola si è detto rammaricato e molto amareggiato in quanto da molti viene considerato ancora un “forestiero”, nonostante abita ed è a Raviscanina dove ha impiantato la sua famiglia dal lontano 1977.  

Se posso permettermi, caro dottore, non credo che la gente la consideri un "forestiero" perché cresciuto in un paese diverso da Raviscanina, ma per il semplice fatto che in giro (a parte questi ultimi giorni) noi non l'abbiamo mai vista!

Lo dico solo perché mi sembra strano che i Raviscaninesi abbiano questo tipo di pregiudizi, vista la nostra propensione all’amicizia e all’integrazione verso tutti. 

Intanto, dopo aver illustrato per sommi capi alcuni interventi che dovrebbe poi attuare in caso venisse eletto come primo cittadino Napoletano passa la parola a Giancarlo De Simone (chiamato Gianfranco, ma per l’emozione della prima serata possiamo anche passarglielo). De Simone nel suo intervento illustra il programma della lista, concludendo così questa prima serata di comizi.

Cari lettori,
come prima serata c’era da aspettarselo, le due compagini si sono scrutate e non hanno calcato la mano più di tanto. Il fair – play e l’ illustrazione dei programmi, una inutile perdita di tempo (e di carta) a mio avviso, ma passaggio fondamentale delle liste, vede solo un inutile spreco di parole su cose irrealizzabili, soprattutto in tempi di austerità come quelli che stiamo vivendo oggi. Applicate piuttosto la famosa regola di S. Agostino: VEDERE MOLTO, SOPPORTARE TUTTO, CORREGGERE UNA COSA PER VOLTA.   Un’altra cosa  mi è sembrata abbastanza evidente osservando questa prima tornata di comizi. Le due formazioni sembra che abbiano entrambe paura di vincere. Si cari lettori, la paura di vincere, il famoso braccino del tennista che colpisce proprio nel momento clou della “partita”. Quelli che riusciranno a scrollarsi di dosso questa “paura”, superando questa prima fase di stallo, otterranno lo storico risultato di vincere le elezioni in questa strana, ma come sempre affascinante tornata elettorale. In bocca al lupo.

Antonello Ordani

APERTURA DELLE DANZE


Cari lettori,
sembra che finalmente ci siamo. Questa sera in Piazza Umberto I a Raviscanina la lista numero due “Raviscanina Libera” dovrebbe “aprire le danze” con un pubblico comizio alla cittadinanza.
Ad avvicendarsi dovrebbero essere il candidato sindaco Giovambattista De Sisto per poi passare il testimone al fratello dott. Lelio De sisto (candidato sindaco nella lista “Per la gente di Raviscanina” nel 1998). Successivamente passeranno alla presentazione delle liste e all’illustrazione del programma.
La mossa di far parlare il dottor Lelio De Sisto è stata azzecatissima. Rivolgo il mio in bocca al lupo ad una persona di cui ho una grande stima e un grande rispetto (e penso che la cosa sia condivisa da tutti i Raviscaninesi) sia per l’impegno speso a favore delle persone bisognose sia per il suo impegno in campo culturale. Infatti Il dottore De Sisto è l’ideatore del famoso “Premio olmo”, una bellissima serata culturale che si tiene nella prima domenica di dicembre in cui vengono premiati diversi intellettuali che operano nel campo della carta stampata, dell’editoria, poeti, ma anche imprenditori e liberi pensatori. Fino ad ora, il “Premio Olmo” è la rassegna culturale più importante che Raviscanina abbia mai avuto.
Cari lettori,
quanto a noi, domani renderò conto dei contenuti dei comizi di questa sera, sperando che questa campagna elettorale prenda un po’ di slancio e un po’ di vigore, visto che resta frivola e molto giù di tono.

Antonello Ordani

LETTERA APERTA AL DOTT. ANASTASIO NAPOLETANO

Egregio dott. Anastasio Napoletano, 
mi scusi se interrompo, per un attimo, la sua campagna elettorale; purtroppo mi trovo costretto a metterla a conoscenza di un fatto gravissimo accadutomi ieri mattina.

Ebbene, un signore molto coinvolto familiarmente nella lista "Cuore popolare" - che fa capo a Lei - ha scritto di suo pugno una missiva indirizzata alla «Gazzetta di Caserta» (testata presso la quale sto conseguendo il "tesserino" di giornalista pubblicista) chiedendo al direttore, in buona sostanza, di cacciarmi dal giornale. 

Nella lettera (che non riporto pubblicamente anche perché scritta in un italiano molto approssimativo) mi si accusa di essere "troppo parziale" in favore di mio zio Giovambattista De Sisto e di riportare costantemente notizie false. Pertanto si chiede al direttore di cacciarmi per non macchiare la reputazione di un giornale libero come la 
«Gazzetta di Caserta»

Fortunatamente i miei superiori, conoscendo la mia onestà intellettuale, di quella lettera hanno fatto carta straccia rinnovandomi la fiducia e la stima. E di questo li ringrazio pubblicamente.

L'azione, però, resta. Ed è indegna e gravissima! Per quanto mi riguarda, dico che bisogna accertarsi dei fatti prima di   mettere a repentaglio - in un modo così basso - il lavoro delle persone. I fatti, documentati, sono i seguenti: gli articoli a mia firma pubblicati sulla «Gazzetta di Caserta» (consultabili anche dal portale on-line www.paesenews.it) raccontano solo ed esclusivamente le notizie del giorno, senza prese di posizione in un senso o in un altro. Per giunta, e a dimostrarlo ci sono le date di pubblicazione, tali articoli sono stati scritti prima che mio zio entrasse a far parte di "Raviscanina Libera". All'indomani del suo ingresso  nella competizione elettorale ho scritto solo un piccolo trafiletto informativo con i nomi dei candidati e, in accordo con il caporedattore, ho preferito concentrarmi sugli altri comuni chiamati al voto (abbandonando Raviscanina) proprio per evitare lamentele di questo tipo. Non vedo quindi come possa aver scritto articoli in favore di Giovambattista De Sisto.

Questa la mia verità, incontestabile perché ampiamente documentata.

Io sono una persona onesta. E, al di fuori del giornale, posso affermare con fierezza anche di essere "parziale". Sì, io e la mia famiglia siamo di parte. Sempre la stessa parte da tanti anni, ostentando una coerenza politica che il mio sabotatore personale non ha mai avuto. Non lo dico io, lo racconta la Storia. 

Egregio dott. Napoletano, 
mi rivolgo a Lei in quanto persona rispettabilissima che in più di un'occasione ha dimostrato stima verso la mia famiglia e in particolar modo verso la mia persona. Caro dottore, pensa anche Lei che i miei articoli siano politicamente orientati in favore della compagine che fa capo a Giovambattista De Sisto? E, se sì, quali sono e perché? Caro dottore, il signore che ha tentato di farmi perdere una collaborazione per me preziosissima con la «Gazzetta di Caserta» è una persona vicinissima alla sua corrente: come giudica il suo operato? In caso di vittoria elettorale sarà questo il sentiero che percorrerà la sua compagine?  Il sentiero delle "ingiunzioni" e degli "editti bulgari" tesi a minare il lavoro e la libertà delle persone? Toccherà la stessa sorte a qualche altro onesto lavoratore (magari sposato e con figli), colpevole soltanto di essere un elettore della lista n°2? 

Sono convinto, caro dottore, che anche i suoi elettori più vicini saranno curiosi di conoscere le risposte a queste mie domande. Ne va della credibilità di un'intera compagine politica di cui Lei è il portavoce davanti agli elettori.


Ringraziandola per l'attenzione, chiudo ribadendo un concetto per me fondamentale: io sono responsabile di ciò che scrivo, non di quello che gli altri capiscono o vogliono capire.

Distinti saluti,


Giovanni De Cristofano


SELF CONTROL



Cari lettori,
penso che tutti gli appassionati di calcio ricorderanno il famoso allenatore svedese della Roma del secondo scudetto giallorosso Nilis Lidolm. Il mister, che portò la Roma a conquistare il tricolore nel 1983, e l’anno successivo a sfiorare la conquista della coppa dei campioni in finale con gli Inglesi del Liverpool, predicava il suo famoso stile di vita, il SELF – CONTROL. Questa parola di origine inglese sta a  significare il mantenersi in maniera sobria e pacata, senza lasciarsi trasportare troppo dalle emozioni, in ogni occasione possibile, sia felici sia in quelle drammatiche (e sicuramente ricorderete la parodia fatta nel film con Lino Banfi “L’allenatore nel pallone”). Evidentemente i nostri aspiranti rappresentanti in consiglio comunale saranno dei seguaci o degli ammiratori del famoso allenatore svedese. Infatti, nonostante il nostro paese non aspettava altro che l’inizio della campagna elettorale, inspiegabilmente la diatriba che già dovrebbe essere abbastanza infuocata è invece molto ma molto giù di tono. La cosa è abbastanza spiazzante. Cosa è successo?  Badate bene, non è che io voglia degli scontri, che ci sia violenza nei toni, o attacchi gratuiti e infondati, ma almeno un minimo di confronto civile e basato sui contenuti potreste almeno inscenarlo. Il nostro comune va rivoltato come un calzino, c’è materiale di cui parlare che potremmo stare qui per anni. C’è la disoccupazione, c’è il caro tasse, problemi sociali, problemi ambientali, problemi di svecchiamento della macchina amministrativa, problemi da affrontare con una cura e una dedizione quasi maniacale e voi evitate di parlare perché vi ritenete “amici” oppure perché manca il vostro “avversario”? Non è possibile. Ma fateci il piacere. Comunque attendiamo l’inizio dei comizi, affinché  si possa entrare nel vivo della “battaglia” politica e che finalmente si inizi a parlare di provvedimenti e di interventi nella realtà che si dovranno urgentemente affrontare già dai primi giorni di lavoro nella casa del popolo. Cari lettori, intanto che i candidati si sveglino dallo “shock” dovuto evidentemente al fatto di non aver visto come avversari i campioni in carica (cosa che non vedo perché vi possa interessare) atteniamoci anche noi alla linea di mister Nilis Lidolm, self – control, e nonostante il grande rispetto che posso nutrire per il grande mister degli anni ‘80, auguriamoci che la situazione si sblocchi.


Antonello Ordani  

VE LO AVEVO DETTO



Cari lettori,
sicuramente, dopo la presentazione delle liste per il rinnovo del consiglio comunale Raviscaninese avvenuta sabato mattina, stavate aspettando un intervento sul blog, eccovi accontentati.
Non a caso ho atteso alcuni giorni, e vado subito ad illustrarvi perché. Sabato mattina, alla presentazione delle liste, i “libertà e progresso”, la compagine vincente degli ultimi 24 anni di amministrazione capeggiata prima da Antonio Masiello (1989-2003), poi passata al figlio Ermanno Masiello (2003-2013) non ha neanche provato a presentare una lista per le prossime elezioni del 26-27 maggio.
Incredibile? Inspiegabile? Sorprendente? Niente di tutto questo. Semplicemente, usando delle parole di una nota canzone di Sergio Bruni, “quann’è fernuta l’opera sadda calà ò sipario e sadda arricittà”. L’atto e giunto alla sua conclusione. I motivi verranno da me ragionati e evidenziati nei miei prossimi interventi. Nel frattempo due liste si sono presentate per contendersi l’amministrazione comunale. La lista di “Cuore popolare” capeggiata dal dottor Anastasio Napoletano,  e la lista di “Raviscanina  Libera” capeggiata da Giovambattista De sisto.
La prima vede tra i candidati: Bruno Corona, Antonio De cristofano, Giancarlo De simone, Antonio Masiello, Mario Nassa, Domenico Macaro.
Nella seconda troviamo: Daniele De balsi, Elio Di Mundo, Giuseppe Giaquinto, Pietro Giuliano, Vincenzo Iannuccilli, Giuseppe Pinelli.

Colgo l’occasione per ringraziare gli amici Daniele De Balsi ed Elio Di Mundo per aver tentato in tutti i modi di far avere una rappresentanza di RvL all’interno della lista.
Li ringrazio pubblicamente, e vi annuncio che spiegherò e porterò a conoscenza dei principali motivi della mia assenza all’interno della compagine con un intervento dalle pagine del blog sul finire di maggio, a operazioni di voto concluse.

Ci tengo solo a precisare che la mia “voce” è stata, è e spero che resterà sempre libera. Libera dalle logiche (sacrosante o assurde che siano) da campagna elettorale, che non riesco ad accettare, dai compromessi e soprattutto dai personalismi. Non sono tipo che modifica quello che deve dire o non deve dire solo perché dovrebbe affrontare una campagna elettorale. Vi faccio i miei migliori auguri per raggiungere il miglior risultato possibile e grazie lo stesso.

Cari lettori,
Antonello Ordani resta e resterà al Vostro servizio senza seguire alcuna logica di appartenenza e soprattutto restando con una sola e imprescindibile prerogativa, la “VOCE LIBERA”. La mia lotta di informazione, di denuncia, e di scrittura riprende e va avanti con uno slancio ancora più forte e ancora più solido.
Grazie a tutti voi e buon primo maggio a tutti.

ANTONELLO ORDANI