Quando non aggiorniamo il blog da tempo, i nostri lettori più simpatici e appassionati quasi ci "rimproverano", ci esortano a non mollare e continuare a scrivere. È questa una cosa molto bella, in quanto abbiamo amici che ci stimano e che - come noi - hanno a cuore le sorti del nostro comune.
Purtroppo non sempre io e Antonello abbiamo molto tempo a disposizione: scrivere un articolo comporta anche doversi informare dettagliatamente (l'articolo su Celestino V, ad esempio, ha richiesto svariati giorni di preparazione sulla questione), e la cosa non è sempre possibile. Ma veniamo a noi.
Purtroppo non sempre io e Antonello abbiamo molto tempo a disposizione: scrivere un articolo comporta anche doversi informare dettagliatamente (l'articolo su Celestino V, ad esempio, ha richiesto svariati giorni di preparazione sulla questione), e la cosa non è sempre possibile. Ma veniamo a noi.
In questi mesi si giocheranno partite importantissime per Raviscanina, la prima è quella relativa alla famigerata IMU, l'imposta sulla casa, o per meglio dire, il latrocinio che il governo Monti ha adottato per ripianare i disastri della politica locale e nazionale.
È quindi una tassa non introdotta dai comuni ma di cui i comuni sono protagonisti, in quanto hanno la possibilità di applicare ad essa un'aliquota che va dallo 0,2% allo 0,6%. E non siamo certo noi a dovervi spiegare la differenza che passa, in termini economici, da uno 0,2% a uno 0,6%. Sono tanti soldi.
La prima rata di giugno non risentirà di tale aliquota ma si baserà esclusivamente sui dati catastali. La mazzata potrebbe verificarsi già a partire dalla seconda rata, quando all'importo verrà applicata l'aliquota stabilita dai comuni.
Bene, voci di corridoio (tutte da confermare, sia chiaro) vogliono il sindaco intenzionato ad applicare, sull'Imu, l'aliquota dello 0,6%, cioè la massima possibile. Una stangata, o, alla raviscaninese, n'accisaglia.
Sospendendo i commenti su quella che - nel caso fosse confermata - sarebbe l'ennesima immondezza di quest'amministrazione, invitiamo i sostenitori del blog a studiare qualche iniziativa per scongiurare tale scempiaggine, dal momento in cui l'opposizione si dichiara impotente: "Loro sono in 8, noi siamo in 4, c'amma fa?", ci dicono.
Non so, riuniamoci, vediamoci tutti insieme, organizziamo una raccolta di firme, qualsiasi cosa. Almeno potremmo dire di averci provato! Se però si intende starsene a guardare senza fare nulla, quando arriverà la cartella esattoriale faremo bene a tacere tutti.
È quindi una tassa non introdotta dai comuni ma di cui i comuni sono protagonisti, in quanto hanno la possibilità di applicare ad essa un'aliquota che va dallo 0,2% allo 0,6%. E non siamo certo noi a dovervi spiegare la differenza che passa, in termini economici, da uno 0,2% a uno 0,6%. Sono tanti soldi.
La prima rata di giugno non risentirà di tale aliquota ma si baserà esclusivamente sui dati catastali. La mazzata potrebbe verificarsi già a partire dalla seconda rata, quando all'importo verrà applicata l'aliquota stabilita dai comuni.
Bene, voci di corridoio (tutte da confermare, sia chiaro) vogliono il sindaco intenzionato ad applicare, sull'Imu, l'aliquota dello 0,6%, cioè la massima possibile. Una stangata, o, alla raviscaninese, n'accisaglia.
Sospendendo i commenti su quella che - nel caso fosse confermata - sarebbe l'ennesima immondezza di quest'amministrazione, invitiamo i sostenitori del blog a studiare qualche iniziativa per scongiurare tale scempiaggine, dal momento in cui l'opposizione si dichiara impotente: "Loro sono in 8, noi siamo in 4, c'amma fa?", ci dicono.
Non so, riuniamoci, vediamoci tutti insieme, organizziamo una raccolta di firme, qualsiasi cosa. Almeno potremmo dire di averci provato! Se però si intende starsene a guardare senza fare nulla, quando arriverà la cartella esattoriale faremo bene a tacere tutti.
Giovanni
