Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Filomena Mezzullo rivolta al comico Enrico Brignano.
Simpaticissimo Brignano,
sono un soldato dell'8° RGT Alpini di Venzone (UD). da circa
tre giorni siamo in allerta meteo per tutto il Nord Italia (un pronto impiego
in pratica, se ci fosse un' emergenza, partiremmo su chiamata). Venerdi, alle
ore 09:00 siamo stati avvisati di questa necessità e in meno di tre ore io e i
miei 99 colleghi abbiamo dovuto approntare mezzi e materiali per un eventuale
ed imminente partenza viste le condizioni meteo preannunciate.
Per carità, è il mio lavoro eseguire ordini e nessuno si
lamenta per aver fatto tutto di fretta e furia!
Per questo pronto impiego non percepisco un centesimo in più
rispetto alla mia paga giornaliera, solo che non posso allontanarmi più di
tanto dalla sede della mia caserma, devo essere reperibile 24 su 24, e in caso
di chiamata devo essere pronto a partire in un tempo massimo di tre ore.
Nessuno si lamenta, nessuno sbuffa e nessuno si rifiuta di farlo.
Tutto questo è normale lavoro!
Le uniche persone che si lamentano sono le mogli, i figli e i mariti, che magari vorrebbero andare al carnevale di Venezia, ma per il pronto impiego non si può. Magari avevano prenotato un treno o un aereo per raggiungere i parenti lontani, ma si è dovuto cancellare tutto per via del nostro lavoro.
Ma ci va bene così, già siamo fortunati ad averlo un
lavoro!!!!
Però carissimo signor Brignasco, anzi no, Brignano, ma fa lo stesso come dice lei! Noi non abbiamo discusso delle clausole di un contratto prima di prepararci per questa evenienza . Noi non stiamo andando dal miglior offerente perché ci conviene. Se allo stato costiamo 60 euro e più al giorno per andare a spalare la neve non è perché ci mettono gasolio alla macchina. Noi mangiamo, dormiamo, ci vestiamo e ci spostiamo con i mezzi e i materiali che l'Amministrazione ci da! A noi, forse, dopo 6 mesi un anno ci avranno pagato una terza parte di quei 60 euro. Ma in effetti, le ricordo che l'Amministrazione tende sempre a limitare i costi, e forse pure meno della terza parte ci spetterà.
Solo un'altra cosa.
Però carissimo signor Brignasco, anzi no, Brignano, ma fa lo stesso come dice lei! Noi non abbiamo discusso delle clausole di un contratto prima di prepararci per questa evenienza . Noi non stiamo andando dal miglior offerente perché ci conviene. Se allo stato costiamo 60 euro e più al giorno per andare a spalare la neve non è perché ci mettono gasolio alla macchina. Noi mangiamo, dormiamo, ci vestiamo e ci spostiamo con i mezzi e i materiali che l'Amministrazione ci da! A noi, forse, dopo 6 mesi un anno ci avranno pagato una terza parte di quei 60 euro. Ma in effetti, le ricordo che l'Amministrazione tende sempre a limitare i costi, e forse pure meno della terza parte ci spetterà.
Solo un'altra cosa.
Io, e altre centinaia dei miei colleghi siamo andati più
volte all'estero, e per 133 euro (lordi) al giorno, non siamo mai scappati
davanti al nemico. Per 133 euro (lordi) al giorno, abbiamo perso amici, abbiamo
salutato per sempre colleghi validi e magari troppo giovani. Amici e colleghi
che per 133 euro portavano la bandiera italiana cucita nel cuore e nella divisa
che ogni giorno indossavano! Giovani ragazzi che non hanno visto nascere i
propri figli e che magari vorrebbero rispondere al tuo monologo, ma che non
possono scrivere perché tetraplegici.
Tutto questo, per solo 133 euro (lordi) al giorno.
Signor Brignano,
noi tutti soldati italiani, ci sentiamo offesi dalle sue
parole. (e da parte mia anche come cittadina italiana)
Ma sappiamo che di gente come lei, che apre la bocca per far circolare aria , in giro ce n'è tanta!
Accetteremo volentieri le sue scuse, e intanto, io ho due pale nello zaino, casomai volesse unirsi a noi …
Filomena Mezzullo