FINALMENTE ADSL A RAVISCANINA ! MA...

Finalmente, anche a Raviscanina, è approdata la famigerata linea ADSL. Non se ne poteva più di quelle connessioni lente, tribolate e difficoltose, da qualche tempo era diventato difficile anche soltanto riuscire a connettersi. E' inutile spiegare quanto l' ADSL sia fondamentale nel mondo moderno, internet sta diventando il più importante canale di comunicazione in Italia e nel mondo, ed avere questo piccolo privilegio anche nel nostro paesino, ci fa sentire un po' meno isolati e un po' più cittadini del mondo. Ma quanta attesa...

Eh sì, perchè l'ADSL a Raviscanina proprio non voleva arrivare, tanto che, fino all'anno scorso, si sperava in Altarete. Non mi dite che non sapete cos'è Altarete?! A dire il vero non lo so nemmeno io. Diciamo che nessuno ci ha capito molto. Quello che si sa, è che "visto che a Raviscanina l'ADSL non sarebbe mai arrivata" si doveva operare ad una soluzione di ripiego: formare una società, acquisire i diritti di emissione del servizio e vendere il prodotto (linea veloce internet) ai cittadini interessati. Tutto questo, ovviamente, con il beneplacito dell'amministrazione comunale, che fino al giorno dell'arrivo dei "salvatori" ( i cablatori Telecom ) aveva una bella targa sul portone municipale : Progetto Altarete, appunto. Il progetto Altarete risale al 2005, forse anche prima. Ha richiesto, ovviamente, dei costi ingenti, trattandosi in qualche modo di progetto finalizzato all'innovazione tecnologica, ma ora, a giochi fatti, mi chiedo: perchè, dopo tutti questi anni, Altarete non ha mai visto la luce per i cittadini (era attivo solo negli uffici comunali)? Perchè ci hanno fatto credere che l'ADSL non sarebbe mai arrivata? Tutto questo ha qualcosa di geniale: hanno cercato una contromisura ad un problema effettivamente persistente, ma ha impiegato meno tempo il problema a risolversi da sè che la contromisura ad intervenire. Pazzesco!
Ma non era meglio spendere molti meno soldi per sollecitare, magari anche ufficialmente, la Telecom all'installazione dei cavi per internet? Probabilmente qualcosa sarebbe successo, anche prima del 2009.

Purtroppo, come si suol dire a Raviscanina, "i se e i ma n' annu mai fattu la storia" (i "se" e i "ma" non hanno mai fatto la storia), ma comunque aiutano a porsi qualche domanda e magari a correggersi, nell' eventualità di azioni future.

Buon ADSL a tutti!


gVn

FUORI DAL CORO

Cari lettori,
sabato 18 Luglio ci siamo recati a S.Potito Sannitico (CE), dove, all'interno della manifestazione "Cinemadamare" è intervenuto Marco Travaglio.
Innanzitutto intendo porgere i complimenti agli organizzatori della manifestazione, la rassegna è stata pensata in maniera chiara, strutturata bene e riuscta ancor meglio.
Nel vedere tutto questo, però, ho provato un sentimento di rammarico, il rammarico di prendere atto che ormai, tutti i paesi limitrofi stanno dando un impulso alla ripresa culturale, mentre qui a Raviscanina ancora si organizzano manifestazioni che di culturale hanno ben poco.
Marco Travaglio, il giornalista che cura la copertina iniziale di Annozero , salito sul palco fa subito intendere il tema e soprattutto i toni della manifestazione.
Dopo una breve presentazione infatti, dà inizio alla sua arringa, trattando lo scandalo che vede coinvolto il Premier Silvio Berlusconi in alcune presunte relazioni con "ragazze a pagamento" ospitate a Palazzo Grazioli lo scorso Novembre.
Travaglio introduce l'argomento e espone tutte le notizie in suo possesso sul caso (consultabili anche ogni mattina su Repubblica, la testata giornalistica che smascherò il caso).
Il giornalista notare come la cosa più anomala di questo caso è l'atteggiamento dell'opinione pubblica. La nostra cara Italia, così pudica, così Cattolica e benpensante davanti a scandali morali come questi, stranamente giustifica l'accaduto come se agli uomini di potere sia consentito lasciarsi andare ai propri piaceri.
"Ma come può essere tollerato che persone di governo, nonchè il Premier in prima persone abbiano dei comportamenti così irresponsabili? Loro dovrebbero dare il buon esempio, la loro non è solo un missione politica ma anche morale".
Continua Travaglio: "non possiamo tollerare che chi si impegna in Parlamento nell'abbattimento delle disparità uomo/donna e che mette nel programma di governo un attenzione più ampia alle pari opportunità poi fa questo tipo di cose, ci sorge il dubbio che sono solo chiacchiere per accaparrarsi i voti".
Travaglio ci informa anche delle presunte raccomandazioni che persone di potere con agganci all'interno dei mezzi di informazione davano per far entrare alcune di queste "accompagnatrici" nell'ovattato mondo dello spettacolo.
"Dove è andato a finire il merito, come può un semplice cittadino essere motivato a studiare e a fare dei concorsi se poi ci sono le solite corsie preferenziali di accesso al mondo del lavoro"?
La serata si conclude alle 23.00 circa,con la notizia della fondazione di un nuovo giornale , Il fatto quotidiano redatto tra gli altri proprio da Travaglio.
"Questo giornale tenterà di non dare le solite notizie che ci propinano i soliti giornali, tipo <<è estate, caldo record>>, o <<è inverno, freddo record>>, ma i contenuti verteranno prevalentemente su notizie indipendenti, e cosa più importante, non sarà finanziato dallo Stato (quindi niente soldi pubblici) si sovvenzionerà sui lettori e sull'impegno dei promotori, ivi compreso Travaglio, e non avrà alle spalle alcun partito"

Cari lettori, preferirei non dilungarmi sul contenuto e sul tipo di argomento toccato da Marco travaglio durante la serata, ognuno di noi può avere la propria opinione più o meno valida sul fatto, ci tengo solo a ricordare che una persone di potere o un semplice cittadino come me, almeno in parte una propria moralità la deve pur avere, non credo che se nostro padre facesse delle cose simili noi ne saremmo gratificati, o almeno credo, o almeno spero.
La cosa che però più di tutte mi colpì, fu la chiarezza della conferenza, chiarezza che permise gli ascoltatori una comprensione assoluta, di ogni passaggio.
E' bello vedere che ci sono ancora persone che pensano e dicono fatti fuori da ogni schema di partito, di fazione o corrente, persone che amano pensare con la propria testa e dire ciò che pensano senza dar conto a nessuno, persone indipendenti e soprattutto con una propria "VOCELIBERA".
Questi intellettuali del nostro tempo hanno molto da dire e credo che noi abbiamo ancora molto da ascoltare.


SubComandante

LIBERTA' DI PAROLA

Cari lettori,

viste le polemiche createsi in questi giorni sull’articolo che Giovanni V. De Cristofano ha pubblicato su "Altocasertano wordpress" e sul nostro sito, vorrei dire la mia.

Fermo restando che non conosco personalmente Agnese, ma come ogni grande persona, ne ho sentito parlare, e molto bene, il suo impegno per l’esportazione delle idee di pace credo che siano esplicative per ogni idea che ci si possa fare su di lei.
Siccome ho notato, e noterete anche voi, che le incongruenze riportate dall’articolo apparso su "Altocasertano wordpress" e quello di RvL sono notevoli, non sto qui a fomentare polemiche inutili, ognuno il proprio portale di informazione e lo gestisce come meglio crede.
Giovanni ha già detto quasi tutto in proposito, e credo che quello sia il pensiero comune di ognuno di noi, la libera circolazione delle idee, dei fatti e delle opinioni.
Ci tengo solo a precisare che noi non abbiamo alcuna intenzione di fare polemiche, ma semplicemente ci piace leggere, informarci, farci delle idee, e quando possibile, esprimiamo le nostre opinioni, senza alcuna intenzione maligna e soprattutto, senza porci problemi di compiacimento nei confronti di padroni che non abbiamo, non abbiamo mai avuto e spero che non avremo mai.

Quello che scriviamo è alla luce del giorno sul nostro sito internet, e soprattutto, quello che volessero scrivere gli altri non sarà passibile di modifiche o peggio ancora di censure, affinchè non si vada a ledere il rispetto e la dignità delle persone.

Noi siamo per la libertà di parola? E voi?

LA SCOMPARSA DEI FATTI

E' stato appena pubblicato il mio articolo di risposta a Lorenzo Applauso su "Altocasertano wordpress". A dire il vero, è stato pubblicato un articolo diverso, di mio c'è ben poco. Ne è stata pubblicata, infatti, solo una parte.
Innanzitutto, sono scomparsi i nomi, nomi di persone, giornali e siti web che ho doverosamente citato nell'articolo per dare un riferimento chiaro al lettore. Ma la cosa più grave, è che è stata tagliata, o per meglio dire, censurata, la notizia. Una notizia che di fatto non c'è più. Proprio per evitare simili malintesi, nell'articolo avevo apportato una divisione netta: "i fatti" e "l'opinione". Sembra incredibile, ma la voce "i fatti" è stata completamente eliminata dal direttore editoriale(o da chi ne fa le veci). E' il teatro dell'assurdo. Se non ci credete ecco il link

http://altocasertano.wordpress.com/2009/07/20/raviscaninace-attestato-di-solidarieta-ad-agnese-ginocchio-dal-giovane-giovanni-valerio-de-cristofan

Il "Corriere di Caserta" di cui parlavo, è diventato molto genericamente "una di quelle testate cartacee" e il giornalista Applauso è diventato, invece, una sorta di entità metafisica non ben localizzata nel tempo e nello spazio. Tant'è che il suo nome scompare anche nella notizia della sua vittoria al premio Olmo. Si parla, infatti, nell'articolo, di "premio conferito tra gli applausi" . Ma a chi? Io l'ho scritto, ma la cesoia del direttore, oltre che preventiva, è anche molto bizzarra.

Anche la parte su Silvio Berlusconi è stata cestinata, probabilmente per non far dispiacere i circoli di Piedimonte e quello neonato di Ailano. Meglio non inimicarseli quelli.

L'ultimo capoverso poi (le ultime tre righe, per capirci, da "proprio" a "intenda"),è stato completamente scritto da altre persone e, scusate l'immodestia, si vede.

Ora le questioni sono queste: puo' un giornale tagliare le notizie? Può un giornale essere costantemente evasivo, disorientando il lettore? Può un giornale aver paura di un articolo civile e per nulla irriguardoso? Può un giornale omettere tutti (tutti!) i nomi presenti in un articolo, alterando pesantemente il significato di base? Può un giornale temere dove non c'è da temere?

Mi solleva il fatto di aver pubblicato il mio articolo, e sottolineo mio, nel blog di RvL, uno spazio che, da quanto ho il dispiacere di apprendere, è l'unico veramente libero, senza tagli e censure mussoliniane, senza false riverenze verso un potere che non c'è, e con la voglia di raccontare, prima delle opinioni, i fatti. L'impegno del sottoscritto è quello di continuare la lotta alle angherie, al servilismo e alla disinformazione. Per questo abbiamo fondato VoceLibera e per questo non ci fermeremo. Mai.


gVn

FATTI, OPINIONI...E SUPPOSIZIONI

Il seguente, è un articolo di risposta ad un editoriale apparso su "Weblog tv" del giornalista Lorenzo Applauso, editoriale di cui pubblico il link:

http://www.caiazzorinasce.info/2009/07/piedimonte-matese-lorenzo-applauso.html


E’ da qualche giorno che leggo sul portale giornalistico “Altocasertano”, messaggi di solidarietà nei confronti di Agnese Ginocchio, senza però capirci granché. Come spesso succede, anche a livello nazionale, le opinioni sono tantissime, e i fatti latitano. Mancano le fonti, i nomi. Manca la notizia, cosa grave a mio avviso in un blog che si proclama “giornalistico”. Tant’è che per capirci qualcosa, nonostante il buon numero di post sull’argomento, ho dovuto spulciare un po’ su internet per apprendere quale fosse l’accusa e chi fossero gli accusatori. E l’arcano è stato risolto.

I FATTI Il giornalista del “Corriere di Caserta”, Lorenzo Applauso, ha pubblicato un editoriale sul blog di “Caiazzorinasce” (o perlomeno io l’ho letto da lì) nel quale, dopo un corposo incipit filo-berlusconiano, mette in discussione l’immagine, la posizione e il titolo di Agnese Ginocchio. Per quanto riguarda l’incipit, Applauso sostiene che non si può colpevolizzare il povero Silvio solo perché ha pulsioni sessuali, e che non possiamo ascrivere a Berlusconi tutte le disavventure del pianeta. Insomma, per l’Applauso il Presidente del Consiglio è un perseguitato. Nella seconda parte invece, il giornalista si chiede quale sia il futuro di Agnese, se davvero cioè sia interessata ai problemi sociali o se la “pace” sia solo un mezzo per ambire alla notorietà, alle targhe, ai riconoscimenti e ad eventuali poltrone politiche. Domanda retorica ovviamente, l’attacco è ben assestato e si chiude così: “chi ha conferito ad Agnese Ginocchio il titolo di Ambasciatrice della Pace?”

L’OPINIONE Innanzitutto, ricordo all’ Applauso che nessuno vieta agli uomini di desiderare le donne. Solo che se il “desideratore”, o per meglio dire, l’utilizzatore finale è il Presidente del Consiglio, cioè il politico più influente del nostro Paese, un uomo sposato, uno che predica i valori cristiani e della famiglia per poi farsi fotografare con prostitute nude sulle ginocchia, siamo davanti ad un uomo indifendibile. E tutto ciò senza ascrivergli la colpa del terremoto o del maltempo.
Per quanto riguarda Agnese, ricordo la prima volta che la incontrai: erano le vacanze di Natale, faceva molto freddo, e a Raviscanina, la mia città, divampava il caso “discarica abusiva”. Sì, proprio quello di “Striscia”. Ricordo che avevamo più volte sollecitato proprio il “Corriere di Caserta” per quella brutta faccenda, ma niente, tutto veniva cestinato miseramente. Non era importante, forse. Ci rivolgemmo così proprio ad Agnese che, attivandosi massimamente, contribuì a caldeggiare e, cosa più importante, a partecipare attivamente al servizio di “Striscia la Notizia”, esponendosi in prima persona laddove altri avevano preferito defilarsi per ovvi motivi.
Pochi giorni dopo, partecipammo insieme ad una cena di solidarietà in Piedimonte Matese: raccogliemmo circa mille euro, che bastarono a garantire una buona spesa a molte famiglie in difficoltà. Ricordo che al termine della cena, alle 23 circa, aveva voglia di raggiungere gli amici di Gallo Matese, impegnati in una fiaccolata per la pace. E non c’è bisogno di descrivere il clima invernale di Gallo Matese.
Da quella sera non ci siamo più visti, ma sono sicuro che ogni paese del casertano possa ricordare almeno una battaglia fatta insieme alla Ginocchio per salvaguardare quei diritti che non di rado vengono calpestati dai vari organi di potere, pubblico e occulto. Non so se sia interessata alle targhe e ai riconoscimenti, non mi interessa. Ho sempre pensato che per ottenere targhe e riconoscimenti “bastasse” meritarli con il lavoro sul campo e mi sento di affermare, con assoluta convinzione, che Agnese li ha meritati tutti, dal primo all’ultimo.
Criticando in maniera così forte la sua “immagine”, acquisita anche grazie ai numerosi premi ricevuti, si dubita anche degli organi emittenti dei premi stessi, perché ritenuti implicitamente incapaci.
La verità, invece, è che i premi fanno piacere a tutti e i motivi della loro emissione sono sempre validi e inopinabili. Proprio come il Premio Olmo, conferito allo stesso Lorenzo Applauso lo scorso anno in Raviscanina tra gli applausi e i complimenti vivissimi di tutti gli spettatori presenti alla manifestazione, me compreso.
E’ inutile quindi alimentare strani dubbi sulle persone, vedere il marcio dove non c’è, scambiare il desiderio di pace con il desiderio di protagonismo. Perché questo è un gioco brutto, fatto di sospetti, un gioco capace di coinvolgere chiunque, proprio perché basato su supposizioni capziose. Ad esempio, ora potrei supporre che l’ Applauso sia mosso, anziché dal desiderio di verità, da una fanciullesca forma di invidia verso chi possiede più “coppe”. Ma queste sono solo suggestioni. Suggestioni false ed inutili. Proprio come le sue.


gVn

LA LEVA CALCISTICA DEL POTERE

Cari lettori,
siamo nel mese di Luglio, comincia a fare caldo, e siamo tutti pronti a goderci una meritata vacanza dopo un anno di lavoro, di studio e di stress accumulato durante l’anno.
Finalmente ci si rilassa.
Però una cosa in questi rilassanti mesi ci manca, cioè il campionato di calcio.
Ci sentiamo vuoti la domenica senza il campionato, il mercoledì e il giovedì senza le coppe, senza il fantacalcio (quest’anno la mia formazione non ha brillato, mi rifarò l’anno prossimo,ndr) ma anche e soprattutto ci mancano gli allenamenti e la partitella con la squadretta di terza categoria del nostro Paese.
Quanti di voi militano nella squadretta di categoria del proprio Comune? Penso in tanti.
Sicuramente anche a voi mancheranno quelle domeniche di trasferte interminabili, quelle partite epiche sotto la pioggia, insomma tutto il contorno che riguarda lo stare insieme agli amici, divertirsi, giocare e poi tutti a bere birra e commentare l’andamento della partita.
E poi per i più romantici, cosa c’è di più bello che scendere in campo e rappresentare il proprio paese, indossare la maglietta e portare alto il buon nome della squadra?E’ veramente tutto molto emozionante.
Ma a questo scenario idilliaco si contrappone, qui a Raviscanina, una dolorosa realtà.
Sapete cosa succede, ormai con periodicità annuale, con il benestare di Sindaco e Assessore allo sport?
Dalla squadretta di terza categoria vengono allontanati quasi tutti i ragazzi del paese, molti con problemi sociali di vario genere che non sto qui a raccontare, e vengono messi in squadra ragazzi (ma anche persone adulte) provenienti da altri paesi, e cosa ancor più grave, non più bravi dei ragazzi del posto.
L’obbiettivo dichiarato della società calcistica è quello di vincere il campionato.
Ognuno di noi ha i propri sogni direte voi, ma la cosa mi sembra alquanto strana.
E perché la cosa non potrebbe accadere con i ragazzi del posto? Guardate ci sono dei ragazzi che giocano veramente bene.
Quindi a questo punto, per vederci un po’ più chiaro, vorrei rivolgere 10 piccole domande ai dirigenti della squadra nonché al Sindaco e all’Assessore allo sport del nostro Comune, ma anche a chiunque se la sentisse di rispondere.
Le domande sono le seguenti:

1. Come mai probabilmente finanziate la squadra con soldi pubblici e non badate al fatto che i ragazzi del paese (la maggior parte) non vi prendono parte?
2. Come mai in questo comune, nonostante vi sia un assessorato esterno alla cultura e allo sport, di tutto si parla tranne che di questo?
3. Come mai non prendete atto che lo sport potrebbe essere un modo per togliere molti giovani dalla strada?
4. Perché non fate nulla quando vedete che la squadra di calcio sta prendendo una brutta piega?
5. Perché gli impianti sportivi sono in uno stato di totale abbandono e non fate nulla?
6. Perché avete dato in gestione privata il campo sportivo? Non è forse di tutti i cittadini?
7. Come mai non c’è nessun evento sportivo promosso dall’Amministrazione Comunale?
8. Dove vanno a finire i soldi che la regione stanzia per gli eventi di sport, spettacolo e cultura? Vanno forse tutti in mano alle pseudo - associazioni culturali?
9. Perché non c’è un luogo dove i giovani possono riunirsi per le attività ricreative, fare sport e quant’altro?
10. Perché non rassegnate le dimissioni dai vostri incarichi visto che siete completamente inefficienti?

E’a queste dieci semplici domande che avrei desiderio di ascoltare risposta.
Non sono poi così insidiose, penso che i nostri Amministratori sapranno rispondere in maniera esauriente e soddisfacente...chi re speranza campa, risperato more(ndr).
Nel frattempo godiamoci l’estate, vedremo il mese prossimo come si comporteranno nel momento delle convocazioni. Noi di RVL se necessario siamo pronti a scendere in campo in prima persona, siamo intenzionati a mettere su anche una seconda squadra se la gente ci seguirà. Vedremo gli ulteriori sviluppi e ve ne parleremo a tempo debito.
Buone vacanze.


SubComandante

IL CONSIGLIO : 29/06/2009

Rendo conto, in questo piccolo trafiletto, del consiglio comunale svoltosi a Raviscanina il giorno 29/06/2009.
Prende la parola il Sindaco, dott. Ermanno Masiello ed espone i punti all’ordine del giorno:-“Discussione e approvazione del verbale del consiglio precedente” (ricordiamo che il consiglio precedente fu sospeso per ostruzionismo da parte dell’opposizione, ndr).
Prende la parola l’opposizione (come accade ad ogni consiglio, sembra che quelli della maggioranza abbiano poco o niente da dire).
Il consigliere Castrillo dichiara e fa mettere agli atti la sua volontà di uscire dalla commissione elettorale (di cui faceva parte), la sua fuoriuscita dal gruppo politico dei Socialisti (Sdi, Socialisti Democratici Italiani, ndr) e di aderire al Gruppo Misto.
Dopo quest’apertura, il consigliere Castrillo continua e passa alla discussione del punto all’ordine del giorno, mettendo in luce alcuni punti non chiari che sono stati inseriti nella redazione del verbale del consiglio precedente.
Infatti, continua il consigliere ex-socialista, “nel punto cinque del verbale sono state riportate, da parte del segretario comunale, delle dichiarazioni non chiare e non vere”. Nel punto cinque del verbale è stato scritto infatti che il consiglio precedente fu sospeso perché il consigliere Castrillo (forse spinto ancora dall’animosità dei socialisti veraci, stile Pertini), avrebbe minacciato il sindaco e il segretario di non far proseguire il consiglio qualora non fossero stati letti, uno per uno, i punti del regolamento comunale.
Il consigliere Castrillo fa però notare al Sindaco, e quindi al segretario comunale, che il suo atteggiamento durante il consiglio precedente non era altro che il semplice ostruzionismo che le opposizioni adoperano (in ogni sistema democratico) quando ci sono dei punti controversi da discutere.
Ed infatti, durante il consiglio precedente, il punto riguardante il regolamento era molto controverso in quanto il Sindaco si ostinava a non voler leggere punto per punto gli emendamenti contenuti nel regolamento comunale che sottoponeva ad approvazione del consiglio, quindi anche all’opposizione, senza che però l’opposizione ne conoscesse i punti nel dettaglio . In questo scenario nacque la polemica accesa del Dott. Castrillo che, dopo aver chiesto in maniera pacata la lettura di tali articoli, passò a mezzi meno convenzionali ma comunque politicamente legittimi, cioè l’ostruzionismo. E i toni per la verità si surriscaldarono sicuramente, ma, come già fa notare il Consigliere Castrillo, “non ci fu alcuna minaccia da parte sua la sospensione del consiglio scaturì dal regolare confronto democratico tra maggioranza e opposizione”.

Dopo questa discussione prende la parola il capogruppo dell’opposizione, Sig. Giovambattista De Sisto (Pdl) che chiede al Sindaco la lettura del punto cinque del verbale da approvare.
Nello stupore generale, ancora una volta il Sindaco si rifiuta di voler leggere tale articolo, tentando di eludere la cosa chiedendo al capogruppo quali siano le cose non chiare nel punto cinque che secondo la sua opinione dovevano essere modificate.
De Sisto continua a chiedere (legittimamente) lettura dell’articolo cinque e finalmente il Sindaco ci degna della lettura (non era poi così difficile, ndr).
Poi, continua il capogruppo, “Vorrei leggere una dichiarazione inerente il consiglio precedente”. Ma il sindaco e il segretario comunale, fermano la lettura del capogruppo in quanto considerata fuori tema rispetto all’ordine del giorno. La dichiarazione va comunque agli atti. Anche se ancora non si capisce perché quella dichiarazione fosse fuori tema: dibatteva sul verbale da approvare e sul consiglio precedente, era perfettamente in tema.
Si passa così all’approvazione del verbale, la maggioranza vota compatta a favore, opposizione contraria.
Il Sindaco, poco prima delle venti, dichiara sciolta la seduta.
Non chiamateci faziosi, avremmo riportato con piacere anche i virgolettati dei consiglieri di maggioranza, ma non parlano mai, quindi è difficile.

P.S. Faccio notare che in questi giorni è accaduto un episodio alquanto strano. In data 26/06/2009 venne indetto, alle ore 12.00, il consiglio rinviato poi al 29/06/2009 a causa dell’assenza dei membri della maggioranza. Apprendiamo con stupore però che il 26/06/2009, giorno della prima convocazione del consiglio, alle ore 12.30, cioè mezz’ora dopo l’assenza in massa dei consiglieri di maggioranza, si è magicamente riunita la giunta comunale. Come hanno fatto ad apparire?
Appena avremo notizie dettagliate in proposito ne renderemo conto.



SubComandante