Come ben sanno tutti i cittadini di Raviscanina, ieri sera Daniele De Balsi ha lanciato la sua “Fabbrica della buona politica”, un’assemblea pubblica (gli inviti sono stati inoltrati al 99% dei raviscaninesi) in vista delle prossime elezioni amministrative.
Poche chiacchiere: è stata una mossa praticamente perfetta per tanti motivi. Primo tra tutti, il tempo. Siamo già in ritardo, se consideriamo che tra meno di un mese dovranno essere depositate le liste in vista delle elezioni di maggio. E, come ieri sosteneva il mitico Ludovico, “se ‘cca nun ci rammu na mossa, chisti s piglianu padron e sotta”. La scossa c’è stata. E c’è stata in una bella serata che ha visto la partecipazione attiva di molti cittadini desiderosi di vivere la politica in un certo modo. Si è parlato di gestione del patrimonio ambientale, di scuola, di democrazia dal basso, di primarie. Si è parlato di buona politica, insomma.
Per gli amanti della “tattica”, anche qui il dato è chiaro: trattasi di uno scacco alla nomenklatura dell’attuale opposizione in carica. Guarda caso, eccezion fatta per Giovambattista De Sisto, gli altri tre membri della minoranza hanno disertato la riunione, come se la politica non fosse affar loro, ostentando ancora una volta la solita arroganza che ci ha condotto alle mazzate del 2003 e del 2008. Mazzate che, a quanto pare, non sono servite a nulla.
Tuttavia se c’è chi ha disertato, grande stupore ha suscitato la presenza di cinque o sei fedelissimi del sindaco. I pretoriani infiltrati… uno spettacolo irripetibile! Non sembravano neanche loro, parlavano di “rinnovamento” (loro che votano sempre la stessa gente da 40 anni), dettavano le “condizioni per una loro eventuale adesione”. Addirittura dicevano di essere “ostili all’attuale amministrazione”. Davvero commoventi. A un certo punto pensavamo di essere su Scherzi a Parte. Poi però stamattina, quando li abbiamo visti in piazza a braccetto con i loro superiori, ci siamo tranquillizati tutti. Meno male!!!
Battute a parte, credo che tutte le persone davvero ostili all’amministrazione (no infiltrati) debbano fare in modo che questa serata sia servita a qualcosa. È giunto il momento di mettere da parte i personalismi e lavorare in direzione unitaria, soprattutto ora che sono state gettate solide basi. Serve un progetto, servono giovani, servono tutti quelli che hanno voglia di costruire. Non servono disfattisti, non servono mestieranti, non servono pretoriani.
Se qualcun altro ha ricette diverse per contrastare il duopolio Masiello - Napolitano, si faccia avanti esponendo il proprio progetto in tempi rapidissimi (il riferimento a Giambattista è puramente voluto) perché l’opposizione deve avere una propria rappresentanza in consiglio comunale, o almeno deve provare ad averla.
Se nessuna soluzione sarà trovata non ho alcun timore a dichiarare già da oggi il mio voto alla “Fabbrica della buona politica”, escludendo categoricamente la possibilità di appoggiare liste che annoverano tra le proprie fila i responsabili del degrado in cui versa il nostro paese.
Giovanni
Giovanni