PRIMA VISIONE




Cari lettori,
lo spettacolo in “prima visione” cui stiamo assistendo in questi giorni ha dei contorni a dir poco rocamboleschi.
I nostri “pseudo – rappresentanti” impegnati nella rifinitura delle loro incerte liste si stanno prestando, loro malgrado, ad offrirci uno spettacolo che mai avremmo potuto immaginare.
I vincitori delle elezioni dall’anno 2003 – 2008, che hanno amministrato il nostro comune in questi interminabili dieci anni addirittura troverebbero difficoltà nel trovare gli elementi da mettere in lista. E’ un evento che ha una portata epocale. E’ finita un’era? Direi di sì, e sta finendo nel peggior modo possibile.
Poi ci sono gli “scissionisti”, che forse avendo annusato con qualche mese di anticipo che “il castello di sabbia” dell’amministrazione Masiello si stava man mano sgretolando si sono lanciati sulla “scialuppa” di salvataggio guidata dal  Veterinario Napoletano. Nel pensare (stupidamente) che il popolo stesse a “guardà per aria”, i presunti candidati parlano con gli elettori proponendo la loro lista come una valida, seria ed innovativa cordata di rinnovamento contro il sistema monotematico e accentratore dell’ormai ex sindaco ed ex “compagno di merenda” Ermanno Masiello. Infatti, stando alle voci che circolano, circa il 90% dei candidabili col dottor Napolatano, lui o un suo parente molto stretto, sono stati in questi dieci anni al seguito del sindaco Masiello, ricomprendo anche cariche di diverso livello all’interno dell’amministrazione comunale (vice sindaco, comunità montana, assessorati, commissioni). Che altro potranno mai offrire al nostro comune questi personaggi? Non è che vi manca “O’ cummannà che è meglio r’ò …..?.
Infine sembra che in questi giorni ha ripreso vigore l’ipotesi della lista che cinque anni fa sfidò Masiello (con il risultato a dir poco scandaloso) che potrebbe ripresentarsi con molti pezzi mancanti alle prossime elezioni. Su questo mi astengo, almeno per il momento, di “sparare sulla croce rossa”.
Cari lettori,
la mia considerazione finale è che forse una volta per tutte i vecchi sistemi politici raviscaninesi si stanno sgretolando uno dietro l’altro, come lo scorpione si stanno mordendo da soli. Sono finiti e tentano di arrampicarsi sugli specchi i vincitori, sono finiti e tentano di ricomporre i pezzi i vinti, e tentano di ritrovare il posto d’onore gli “scissionisti” anche loro alla frutta nonostante i loro buoni propositi di innovazione. E’ finita o sta per finire (le urne sanciranno la fine definitiva) la prima repubblica Raviscaninese.

ANTONELLO ORDANI 

RAO "TRADITO" DA MASIELLO

A una settimana dalla presentazione delle liste, la situazione appare ancora – stranamente – ingarbugliata. La maggioranza, che pochi giorni fa ha designato Giustino Barbato capolista, deve far fronte ai mal di pancia di Enzo Rao: il vicesindaco uscente si sente tradito da Ermanno Masiello per non essere stato incoronato leader, e adesso medita un clamoroso approdo nella lista concorrente di Anastasio Napoletano. I problemi per la maggioranza non finiscono qui: proprio ieri si è consumata la rottura con Pasquale Ciallella, l’altro storico consigliere della cordata ulivista. Oltre al capolista e al sindaco uscente, sono sicuri soltanto due nomi: Lino De Simone e Giovanni Di Mundo. Riuscire a reclutare ben tre consiglieri in una settimana appare un’impresa titanica. Sul fronte “Napoletano” la situazione è migliore, ma non quanto lasciano intendere i supporters trionfalisti. Anche il veterinario, infatti, ha i suoi grattacapi: all’appello mancano due pedine, e i nomi nuovi sono quelli di Enzo Rao, appunto, e di Raffaele Masiello (capolista di opposizione nel 2008), che per l’occasione passerebbero entrambi il testimone rispettivamente ai fratelli Massimo e Antonio. Le candidature di Rao e Masiello rappresenterebbero sicuramente due grandi “colpi di mercato”, ma le trattative sono ancora lontane da una positiva conclusione. Crollano improvvisamente le quotazioni della lista “De Balsi”, con Elio Di Mundo candidato a sindaco: Pietro Giuliano, che inizialmente aveva firmato la candidatura, si ritira dai giochi. E anche il capolista Di Mundo non sembra più tanto convinto della sua posizione. Anche a causa dello sfaldamento della lista De Balsi, si sta lavorando in queste ore a un’affascinante ipotesi messa in piedi da Vincenzo Castrillo, il deus ex machina dell’opposizione raviscaninese. Il medico, stranamente fuori dalle trattative fino ad ora, è uscito allo scoperto e sta tentando di organizzare una squadra con Francesco D’Orsi capolista, Giovambattista De Sisto, Giovanna Mastrati e qualche “fuoriuscito” dell’ultimo minuto. L’ipotesi però, per quanto suggestiva, appare di difficile realizzazione: Francesco D’Orsi avrebbe già rifiutato la candidatura, in linea con le sue intenzioni di abbandonare la politica locale. Ultima settimana, ultimo giro di valzer. Il valzer delle unioni, dei tradimenti, dei colpi di scena. Saranno sette giorni di fuoco.

(Gazzetta di Caserta, 20-04-2013)

NAVE SENZA NOCCHIERE




Cari lettori,
"nave senza nocchiero in gran tempesta …”, questa mi sembra la frase più adatta per esprimere la situazione in cui, a pochi giorni dalla presentazione delle liste, versa il nostro paese.
Poche le certezze, tanti dubbi, toto – nomine vere o presunte e tante partenze, molti ritorni e soprattutto tanti giri di valzer per ultimare le “presunte” liste.
Uno spettacolo particolare cui ogni cinque anni siamo chiamati, nostro malgrado, ad assistere.

Per non parlare, poi,  delle dichiarazioni che alcuni “candidabili” fanno ai giornali locali.  Addirittura qualcuno, pur stando nel pieno delle trattative in tutte le direzioni possibili (Masiello, Napoletano, terza lista?), ha dichiarato di non far più politica e di restare fuori da questa tornata elettorale.

E c’è di più: addirittura due consiglieri di minoranza (tra cui uno dei due capigruppo) hanno fatto mettere a verbale dal segretario comunale la loro intenzione di non volersi più candidare, lasciando sbigottiti il resto dei consiglieri, il pubblico uditore e lo stesso segretario, che di quella dichiarazione non sapeva proprio cosa fare. Sarebbe stato bello se il resto dei consiglieri avesse fatto mettere a verbale la frase: “E al popolo che je frega?”.

Eppure, cosa molto strana, le voci che circolano sono ben diverse. Sembra che “frate Francesco” e il suo compagno siano già partiti per “Babilonia” a “predicare” con il “Gran sultano”. E il “Gran sultano” ha ascoltato, riservandosi la risposta. E poi sempre i due amici starebbero proponendo la loro candidatura anche al gruppo della “Fabbrica della buona politica”. Si salverebbe dalle proposte solo Napoletano, visto che la sua compagine ha annunciato il candidato sindaco con diversi mesi di anticipo. Perché, cosa molto importante, per il gruppo che volesse accettare il loro ingresso, uno dei due dovrebbe essere candidato sindaco (l’altro è stato già candidato alla carica di sindaco cinque anni fa).

Niente di nuovo quindi in questi giorni, solo un inutile “vociare” e un inutile miscuglio dei soliti personaggi, che anche in questa tornata elettorale si propongono come amministratori del nostro comune. I campioni in carica sono senza elementi (salvo una buona campagna “acquisti” dell’ultim’ora), gli “scissionisti” sembra che vadano benino e il gruppo della “Fabbrica della buona politica”, partito con un concetto di Democrazia dal basso,  dovrebbe tornare alla formazione originale di cinque anni fa con il rientro dei due “mendicanti”in caso di mancato accordo col “sultano di Babilonia”, e con tanti saluti alla democrazia dal basso e al pluralismo. 

Meno male che la nostra Costituzione ha garantito il diritto all’astensione.

“Ahi serva Raviscanina, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province ma bordello”.


Antonello Ordani





LE ASSENZE DEI DISSIDENTI


Pubblico delle grandi occasioni nel penultimo consiglio comunale dell’era Masiello. Tra i punti all’ordine del giorno, di maggiore interesse si è rivelata la problematica relativa alla chiusura – per motivi di sicurezza – del tratto provinciale che collega Raviscanina a Sant’Angelo d’Alife. Su specifica proposta del consigliere di minoranza Giovambattista De Sisto, è stato deciso all’unanimità di inoltrare alla Provincia e alla Comunità Montana del Matese un documento ufficiale al fine di risolvere al più presto questo increscioso inconveniente, rendendo accessibile ai pedoni e agli automobilisti almeno una corsia del tratto di SP 149, di fatto inagibile da più di un anno.
Il motivo del “tutto esaurito” nella sala consiliare, però, non è certo ascrivibile alle problematiche della strada provinciale. L’interesse della stragrande maggioranza dei cittadini è totalmente rivolto all’imminente tornata elettorale. In tal senso, fanno rumore le assenze (annunciate) dei consiglieri di maggioranza Bruno Corona, Antonio De Cristofano e Aldo De Simone, che già da tempo hanno preso le distanze da Ermanno Masiello accasandosi nella compagine di Anastasio Napoletano. Dopo il consiglio comunale, il sindaco ha presieduto l’ennesimo summit elettorale per venire a capo della situazione, e pare che il ‘mandato esplorativo’ per la formazione della lista sia passato dalle mani di Enzo Rao a quelle di Giustino Barbato. In ogni caso, il punto è sempre lo stesso: mancano i consiglieri. Trovarli, a tutt’oggi, sembra un’impresa proibitiva.

Giovanni